L’apostolo Paolo aveva proclamato il Vangelo ai Galati in una zona che oggi chiameremmo Turchia centrale. Aveva insegnato loro che c’era un solo modo per essere salvati dall’imminente giudizio e dall’ira di Dio: Dovevano riporre la loro fede nella morte e nella risurrezione di Gesù Cristo, il Messia venuto nel mondo. Devono confidare che il suo sacrificio sia il loro sacrificio e solo credendo in quel sacrificio possono essere dichiarati giusti davanti a Dio. Solo così possono essere giustificati. Solo così possono essere salvati.
Il contesto
Da dove ha preso Paolo tutte queste idee? Diamo un’occhiata:
In primo luogo, Gesù ha detto ai suoi discepoli che lui è l’unica via per arrivare a Dio:
Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giovanni 14:6
E Gesù spiegò a Nicodemo:
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui [non perisca, ma] abbia vita eterna.
Giovanni 3:14-15
Dio ha sempre cercato di salvare il suo popolo dando loro delle promesse alle quali devono credere. Per esempio, se consideriamo il caso di Abramo, Dio ha dato ad Abramo la promessa che sarebbe stato una benedizione per tutte le nazioni. Ma Abramo era senza figli e lui e sua moglie erano molto anziani. Come era possibile che potesse avere un figlio e quindi un erede che avrebbe portato la benedizione di Dio al resto delle nazioni?
Ma in Genesi 15 si dice che Abramo credette a Dio nonostante le probabilità, e Dio lo ricompensò:
Abramo disse: «Signore, DIO, che mi darai? Poiché io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco». E Abramo soggiunse: «Tu non mi hai dato discendenza; ecco, uno schiavo nato in casa mia sarà mio erede».
Allora la parola del SIGNORE gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sarà tuo erede; ma colui che nascerà da te sarà tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle, se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al SIGNORE, che gli contò questo come giustizia.
Genesi 15:2-6
Il punto importante è che è Dio a dare le promesse. Dio è colui che agisce e il nostro ruolo è quello di credere in Lui, di dipendere da Lui nella fede.
Fare da soli
Ma il problema è che spesso pensiamo di poterlo fare da soli, di poterci salvare in qualche modo. Pensiamo che, se solo riusciamo a essere abbastanza bravi, allora Dio sarà contento di noi. Potremmo anche dire che pensiamo che Dio ci sia debitore e che così potremo andare in paradiso. Invece di avere fede e dipendere da Dio, sembra che pensiamo di poterci guadagnare il paradiso.
Sembra che questo sia ciò che è accaduto con le chiese della Galazia. Dopo che Paolo ebbe lasciato le chiese per continuare da sole, venne a sapere che alcune persone chiamate “giudaizzanti” erano venute a dire ai Galati che dovevano seguire la legge che Dio aveva dato a Mosè per essere veramente salvati. Quindi, insegnavano, bisognava credere in Gesù come Messia, ma il popolo doveva anche diventare essenzialmente ebreo e seguire tutte le leggi che gli ebrei seguono.
Tutto o niente
Ma Paolo dice che Cristo è venuto a liberarci dalla legge! Non dobbiamo più cercare di aderire a ogni singolo punto della legge di Mosè. Dobbiamo invece adempiere la legge vivendo una vita guidata dallo Spirito Santo. Se crediamo nel sacrificio di Cristo, saremo dichiarati giusti, proprio come Abramo. Anzi, ancora di più, Gesù ha detto che se amiamo Dio con tutto il cuore, l’anima, la mente e la forza e amiamo il nostro prossimo allo stesso modo, adempiremo a tutte le leggi che Dio ha dato a Mosè.
D’altra parte, se decidiamo di provare a dichiararci giusti, dobbiamo farlo fino in fondo. Nel caso dei Galati, i giudaizzanti dissero loro che dovevano essere circoncisi (ahi!). Ma Paolo disse che, se fanno questo e confidano in questo modo di arrivare a Dio, proprio come avevano fatto gli ebrei per secoli, devono fare tutto il percorso. Non devono obbedire solo a una legge. Sono tutte. Tutte e 613. Osservarle tutte. Obbedire perfettamente. Per tutta la vita. Altrimenti non potrete essere salvati e riceverete l’ira e la punizione di Dio per l’eternità.
Naturalmente, nessuno può sopportare questo peso. Tutti siamo tentati e tutti cadiamo nel peccato. Ognuno di noi è un peccatore, quindi non è possibile osservare e rispettare tutte le leggi. Quindi c’è solo una via per arrivare a Dio. Proprio come ha detto Gesù, dobbiamo venire a Dio attraverso di lui, attraverso Gesù Cristo, l’unico e solo mediatore che ci permette di venire a Dio attraverso la fede in lui.
Non cadere nella trappola
Non cadiamo quindi nella trappola di credere che dobbiamo essere abbastanza bravi per venire a Dio. Non possiamo essere abbastanza bravi, non è possibile!
Non cadiamo nella trappola di pensare che dobbiamo fare un sacco di rituali religiosi e che poi Dio ti accetterà. Non si possono fare abbastanza cose buone per superare i propri peccati!
No, c’è solo un modo per essere salvati. Dobbiamo riporre la nostra fede in Gesù. Dobbiamo credere nella sua morte e risurrezione, credendo che la sua morte e risurrezione prenderanno il posto della nostra morte spirituale. Dobbiamo credere che egli si è preso l’ira e la punizione di Dio per il nostro peccato e dobbiamo credere che come Gesù è stato risuscitato alla vita, anche noi saremo risuscitati alla vita. Solo allora potremo essere dichiarati giusti davanti a Dio.
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