Il mondo è pieno di dolore e di ferite. Possiamo sperimentare ferite nel nostro cuore in molti modi diversi. Spesso queste ferite possono provenire dalle parole di coloro che amiamo o che rispettiamo.

Ma spesso rimaniamo in quel dolore e nelle ferite che ci sono state inflitte. Dio ci chiama a perdonare gli altri perché, attraverso Gesù, se confidiamo in lui, anche noi possiamo essere perdonati.

Una volta Pietro, discepolo di Gesù, chiese quante volte dovesse perdonare qualcuno che gli aveva fatto un torto. 7 volte? No, disse Gesù, 77 volte.

In realtà Gesù non stava dando un numero al numero di volte in cui dobbiamo perdonare qualcuno. Stava invece insegnando a Pietro, e a tutti noi, che siamo stati perdonati da così tante cose sbagliate che dobbiamo perdonare gli altri. Ecco la storia raccontata da Gesù:

Clicca per leggere la storia – Matteo 18:21-35

Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

Perciò il regno dei cieli può essere paragonato ad un re che volle fare i conti con i suoi servi. Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il [suo] signore comandò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: “[Signore,] abbi pazienza con me e ti pagherò tutto”. Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: “Paga quello che devi!” Perciò il conservo, gettatosi a terra, lo pregava, dicendo: “Abbi pazienza con me e ti pagherò [tutto]”. Ma l’altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l’accaduto.

Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu me ne supplicasti; non dovevi anche tu avere pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?” E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che [gli] doveva. Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello [le sue colpe]».

Stai soffrendo per un periodo in cui qualcuno ti ha fatto del male? Ti ha fatto qualcosa di sbagliato? Ti ha detto qualcosa di offensivo?

Se vuoi essere libero, devi essere disposto a perdonarlo e a riconciliare il tuo rapporto con lui. Solo così potrai essere libero. Inizia oggi stesso!

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