Gesù attirava abitualmente a sé persone che volevano sapere come potevano essere giustificate davanti a Dio, come potevano andare in cielo. In questo caso particolare, c’era un giovane ricco che venne da Gesù ponendo proprio questa domanda:

“Che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”, chiese.

Gesù inizia a parlare dei comandamenti che Dio ha dato in quelli che oggi chiameremmo i Dieci Comandamenti e l’uomo afferma di averli osservati tutti, anche quando era un ragazzo.

Ma Gesù gli dice che gli manca qualcosa…

Cosa potrebbe essere? Alla fine, l’uomo potrebbe aver pensato: “Capirò cosa devo fare veramente! Sapevo che mancava qualcosa, anche se ho osservato i comandamenti di Dio, potrebbe aver pensato l’uomo.

Vendi tutto quel che possiedi e i soldi che ricavi distribuiscili ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi vieni e seguimi!

Luca 18:22

Il volto del giovane cade e si rattrista. Non poteva farlo. È un passo troppo lungo.

Leggi la storia – Luca 18:18-30

Uno dei capi domandò un giorno a Gesù:

— Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la vita eterna?

Gesù gli rispose:

— Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne Dio! I comandamenti li conosci:

Non commettere adulterio,

non uccidere,

non rubare,

non dire il falso contro nessuno,

rispetta tuo padre e tua madre!

Ma quell’uomo disse:

— Fin da giovane io ho ubbidito a tutti questi comandamenti.

Gesù lo ascoltò, poi gli disse:

— Ancora una cosa ti manca: vendi tutto quel che possiedi e i soldi che ricavi distribuiscili ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi vieni e seguimi!

Ma quell’uomo, udita la proposta di Gesù, diventò molto triste. Era troppo ricco.

Gesù notò la sua tristezza e disse: «Com’è difficile per quelli che sono ricchi entrare nel regno di Dio! Se è difficile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, è ancor più difficile che un ricco possa entrare nel regno di Dio».

Quelli che lo ascoltavano domandarono a Gesù:

— Ma allora chi potrà mai salvarsi?

Gesù rispose:

— Ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.

Allora Pietro gli disse:

— E noi? Noi abbiamo abbandonato tutto quel che avevamo per venire con te.

Gesù si volse ai discepoli e rispose:

— Io vi assicuro che se qualcuno ha abbandonato casa, moglie, fratelli, genitori e figli… per il regno di Dio, costui riceverà molto di più già in questa vita, e nel mondo futuro riceverà la vita eterna.

Cerchiamo di capire la lezione giusta

Che cosa stava cercando di insegnare Gesù a quell’uomo?

Stava forse dicendo che non si può essere ricchi e andare in paradiso? No, non credo che la lezione fosse questa. Il re Davide, pur essendo un peccatore, era un uomo ricco e Dio lo definì un uomo secondo il suo cuore.

La lezione è che dobbiamo fare giustizia sociale e attraverso questo lavoro possiamo andare in paradiso? No, nemmeno questa è la lezione. L’ultima istruzione di Gesù all’uomo è di seguirlo, quindi il problema non è dare soldi ai poveri. Dare il denaro è solo un passo nella giusta direzione della sequela di Gesù.

Che cos’è, allora? Che cosa sta dicendo Gesù che manca all’uomo?

Il problema di quest’uomo è che il suo cuore è diviso. Ama la sua vita. Ama la sua ricchezza. Vuole un po’ di Dio, ma vuole anche tutto quello che ha. Vuole la sua vita e ciò che Dio ha da offrire.

Ma il problema è questo: Dio non vuole dividerci. Non vuole solo una parte di noi. Vuole tutti noi.

Gesù vuole che quest’uomo si comporti come l’uomo della parabola che Gesù ha raccontato in Matteo 13. Egli ha detto che il regno di Dio era un’opera di Dio. Disse che il regno di Dio era come un tesoro che un uomo trovò in un campo e, con gioia, andò a vendere tutto ciò che possedeva per comprare il campo e ottenere il tesoro. Gesù vuole che quest’uomo ricco si comporti come l’uomo della parabola. Vuole che l’uomo riconosca che la vita eterna vale tutto ciò che ha da offrire. Vale la pena vendere tutto per ottenere quel tesoro. Vuole che l’uomo si doni completamente a Gesù.

Ma l’uomo non vuole farlo. Quando guarda il tesoro nel campo, in questo caso l’eredità della vita eterna, non pensa che ne valga la pena. Invece, ha deciso di credere che le sue ricchezze di oggi valgano molto di più che vivere con Dio per sempre.

E per noi?

Potrebbe essere facile per noi criticare quest’uomo. Come può essere così stupido? Non si rende conto che sta rifiutando l’opportunità di vivere in eterno? Come può essere miope?

Ma non facciamo forse la stessa cosa?

Non prendiamo forse ogni giorno decisioni basate su un pensiero a breve termine?

Non diamo spesso valore alle cose di oggi invece che all’eternità?

La mia vita fisica di pochi anni invece della mia vita spirituale dell’eternità?

Certo che sì. Spesso viviamo come questo giovane ricco. Spesso pensiamo come lui.

Viviamo invece come l’uomo che ha trovato il tesoro nel campo. Viviamo come colui che dà valore al regno di Dio sopra ogni altra cosa. Viviamo come un popolo disposto a vendere tutto, a dare ai poveri e ad andare a seguire Gesù ovunque ci conduca.

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