Come sta andando la tua vita? Stai ricevendo ciò che ti meriti? Meriti di più di quello che hai ricevuto? O forse senti di meritare ancora meno di quello che ti è stato dato?

Quando Gesù visse, più di 2000 anni fa, i Romani governavano su Israele come forza di occupazione e di governo. Un uomo romano di nome Pilato governava l’area della Giudea, la regione che circondava la città di Gerusalemme. Sebbene non si conoscano i dettagli esatti, accadde che diverse persone provenienti dalla Galilea, una regione ebraica a nord della Giudea, furono uccise da Pilato e il loro sangue fu mescolato con i sacrifici che avevano portato davanti a Dio.

Questo fu considerato da Pilato una grande offesa al popolo ebraico che governava, e una grande offesa a Dio, perché il sangue umano era ora mescolato al sangue dei sacrifici che il popolo portava davanti a Dio per il perdono dei suoi peccati.

Perché queste persone sarebbero venute a riferire questo a Gesù? Forse pensavano che egli sarebbe stato il Messia e avrebbe condotto Israele alla vittoria sui Romani. Forse pensavano che questa grande offesa avrebbe spinto Gesù a scendere in guerra contro i Romani.

Ma Gesù chiede al popolo: “Pensate che coloro che sono stati uccisi fossero più peccatori di tutti gli altri? In altre parole, pensate che queste persone che sono state uccise abbiano avuto ciò che meritavano? No, dice Gesù, e infatti, se non si ravvedono, periranno anche loro.

Gesù parla di una morte spirituale che sarà ancora peggiore di quella dei galilei. Il popolo deve ravvedersi dai propri peccati se vuole vivere.

Gesù continua a sottolineare il suo punto di vista parlando di una situazione in cui una torre a Siloam era caduta e aveva ucciso 18 persone. In sostanza, pone la stessa domanda:

Hanno avuto ciò che meritavano?

Avevano peccato più di tutte queste persone a cui Gesù stava parlando?

No, dice Gesù. E infatti, se non si pentono, faranno la stessa fine. Moriranno spiritualmente come sono morte fisicamente le persone che sono morte.

Leggi la storia – Luca 13:1-5

In quel momento si presentarono a Gesù alcuni uomini per riferirgli il fatto di quei Galilei che Pilato aveva fatto uccidere mentre stavano offrendo i loro sacrifici. Gesù disse loro: «Pensate voi che quei Galilei siano stati massacrati in questa maniera perché erano più peccatori di tutti gli altri Galilei? Vi assicuro che non è vero: anzi, se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo. E quei diciotto che morirono schiacciati sotto la torre di Siloe, pensate voi che fossero più colpevoli di tutti gli altri abitanti di Gerusalemme? Vi assicuro che non è vero: anzi, se non cambierete vita, finirete tutti allo stesso modo».

Luca 13:1-5

Mettere in pratica

Gesù si preoccupa della nostra vita fisica. Si preoccupa di ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita, ma dà un valore ancora maggiore alla nostra vita spirituale. Si preoccupa ancora di più della condizione del nostro cuore davanti a Dio.

Sei disposto a ravvederti? Gesù chiama ciascuno di noi al ravvedimento per i peccati che abbiamo commesso. Le cose sbagliate che abbiamo fatto, i pensieri impuri che abbiamo avuto, i modi in cui non abbiamo amato Dio o gli altri intorno a noi. Gesù ci chiama a ravvederci da queste cose e a venire da lui.

Chi è Gesù?

Venite a saperne di più su Gesù e su ciò che ha fatto per noi.

Seguire Gesù

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